Franco Negrè ci racconta 5 curiosità su “Humanology”

Lo stavamo aspettando, ne abbiamo avuto un breve assaggio con il singolo “Lasciami fare” uscito lo scorso Ottobre. Finalmente il giorno è arrivato! “Humanology”, il nuovo disco di Franco Negrè, sarà disponibile da mezzanotte in tutti i digital store e dopo un primo ascolto sembra proprio non tradire le promesse e le premesse che sanciscono il ritorno sulla scena dell’mc Viterbese.
Abbiamo così voluto parlare con Negrè a poche ore prima dell’uscita del disco per chiedergli le sue “5 curiosità su Humanology”. Ecco le sue risposte:
1- “Questo album è stato il più lungo della mia vita (come tempi di lavorazione) e il più corto (come numero di tracce)”.
2- “Un pezzo all’interno di questo disco ha avuto ben tre produzioni senza mai essere stato registrato nuovamente , ma alla fine la terza volta ce l’ho fatta”.
3- “La grafica della cover è stata fatta per ben 5 volte, non riuscivo a trovare il senso che volevo dare a questo disco, che riparte dal basso, con l’obiettivo di ridare un senso di umanità alla musica e all’ambiente musicale tutto pimpato di soldi e valori strani e poco pompato nel suo valore storico, cultura, aggregazione, sfida, sana competizione e amore”.
4- “Parto sempre con l’idea di fare un album con un unico produttore, e anche questa volta non ce l’ho fatta. È il motivo della mia lunga assenza, ma me ne assumo tutte le colpe”.
5- “Il master di questo album è stato ritoccato 3 volte dal mio fonico di mastering preferito Squarta. Prima era troppo pieno di basse, poi troppo squillante, infine la perfezione. Ma queste sono robe da nerd ed io ovviamente lo sono, almeno in campo audio”.
Queste le primissime curiosità su “Humanology”. Un disco che romperà gli schemi nell’attuale scena rap italiana. Noi abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo, a voi non basta che aspettare la mezzanotte!