Top 5 Review – I 5 migliori dischi rap-urban di Marzo 2025

Top 5 Review torna anche questo mese con un occhio puntato su Roma e Torino, città che a marzo hanno davvero sfornato tantissimi dischi e singoli e che, spoiler spoiler, saranno protagoniste del Rap Italiano anche ad aprile e a maggio.
Come sempre è stato difficile decidere quali dischi inserire in questa piccola classifica. La paura di dimenticarsi qualcuno, di aver sottovalutato altri e di non aver dato il giusto peso alle produzioni dell’ultima settimana sono sempre motivi di dubbio per me.
Ho cercato di non limitarmi solo all’Underground e mantenere una veduta aperta anche sugli emergenti.
Top 5 Review è ormai una rubrica consolidata e attesa da tantissimi di voi. La parte che preferisco è quella del confronto che abbiamo sui social, quando ognuno di noi cerca poi di dare una propria classifica mensile partendo da qui.
Ecco a voi le proposte di Marzo per Top 5 review!
Egreen – Fare Rap Non è Obbligatorio
Fare Rap Non è obbligatorio. E come se non bastasse un disco solo, Egreen ha pensato bene di rincarare la “dose di sberle” uscendo con la Pt1 e la Pt2 nello stesso mese. La combo dei due dischi è chiaramente al primo posto di Top 5 Review con un 10 pieno.
Fare Rap Non è Obbligatorio (1 e 2) è un vero e proprio manifesto che riconferma Egreen come un punto di riferimento per le generazioni di artisti che vogliono fare rap genuino e con dedizione.
I 25 pezzi, (12 nel volume 1 e 13 nel volume 2) rappresentano appieno lo stile e l’attitudine proposta dalla Payback Records, etichetta underground fondata da Egreen lo scorso anno.
Gli ospiti dei due dischi sono tantissimi e li potete leggere in parte nel prezioso approfondimento di Michela Motta e scorrendo le tracce sul canale Spotify dell’artista. I tappeti sonori sono eterogenei e passano dal boom bap classico con campionature soul e groove a suoni attuali che strizzano l’occhio all’elettronica.
Il progetto, lo ripeto, è da dieci. Inaspettato dopo i dischi emozionali come Il Cuore e la Fame e Bengala, entrambi del 2023. Fare Rap Non è obbligatorio è una carrellata di stile, di attitudine, di punchline, provocazioni, contenuti e rivendicazioni.
Personalmente spero che questo doppio disco possa concretizzarsi anche in un Vinile.
Chicoria – Due Lettere Dopo
Seconda posizione con un 9 pieno anche per Chicoria che torna a qualche anno di distanza da Servizio Funebre II (2021) al fianco di Honiro Label con il disco Due Lettere Dopo.
Il disco, oggetto dell’intervista che l’artista ha rilasciato per noi in esclusiva, è un vero e proprio sequel del famoso Lettere uscito nel 2016. Chicoria si mostra, forse per la prima volta, nella sua intimità più profonda raccontando pezzi di vita che vanno oltre la strada.
Due Lettere Dopo parte dal sistema corrotto, dal marcio, dalla società di oggi e da qui sviluppa il concetto della lotta e della forza interiore per “combatterlo” e uscirne.
Chicoria usa un linguaggio diretto, comprensibile e propone uno stile maturo e accessibile a qualunque tipo di pubblico, perfino quello lontano dal Rap.
Due Lettere Dopo è un disco immancabile in Top 5 Review. C’è la sofferenza, la resistenza, la rinascita: un climax che raramente si percepisce nella discografia Italiana.
Dj Fede – Rock On
Se Egreen ha proposto un doppio disco ricco di tantissimi brani inediti, Dj Fede, decide invece di raccogliere in Rock On una serie di brani usciti nel tempo che, fino ad ora, non avevano mai trovato una collocazione precisa.
Un bel regalo per gli appassionati di rap, considerando anche che, in questo caso, il Vinile è già confermato e in vendita.
Rock On è una frase tipica dello slang inglese e normalmente viene utilizzata per celebrare qualcosa e per motivare e incoraggiare nell’andare avanti. L’iconico Dj e Producer Torinese, produttivo e da sempre attento alla qualità e all’originalità, punta su questo in Rock On: motivare e spronare alla divulgazione del suono perfetto, quello evergreen e classico, capace di entrarti dentro grazie alla fusione di armonia e flow.
Quando ci troviamo davanti un prodotto di qualità come questo, proposto anche in Vinile, è impensabile che non ne venga fatta menzione su Top 5 Review.
Rock On si aggiudica per questo mese la seconda posizione insieme a Chicoria e un 9 pieno. La vera pecca del disco? C’è un solo inedito: “Gravità”, un featuring in collaborazione con Claver Gold, Patrick Benifei e DJ Kamo.
Noi siamo greedy Dj Fede! Ne vogliamo molti di più!
Strikkiboy – Don’t Try Strikki at Home
Don’t Try Strikki at Home è il primo disco solista di Strikkiboy, rapper di Roma che, in realtà, ha già pubblicato in passato progetti ufficiali col nome Strikkinino (basta pensare a TorBellaMonsterZ del 2009, Strifottente del 2012 e Strikkinino and friends del 2014).
Il nuovo disco, fuori per Time 2 Rap Records, ha come focus centrale il disagio, la povertà urbana di Tor Bella Monaca (quartiere di Strikki) e il senso di appartenenza.
Lo stile dell’artista, ovviamente rafforzatosi nel tempo, rimane ancorato e fedele all’uso del rap come sfogo e rivalsa.
Don’t Try Strikki at Home è un disco di sole 10 tracce con collaborazioni e produzioni interessanti curate da producer come Kasterbrax, Phatale, dr Testo, Dj Exy e Johnny Scully.
Nel disco è presente ovviamente Johnny Roy, Santo Trafficante e i membri della crew Back to the Roots nella posse track “Back to the Roots Cypher”.
Nonostante il disco proponga un concept di fondo ripetitivo, anche confrontandolo coi prodotti precedenti, è di ottima qualità, scorre bene, rappresenta l’Hip Hop più genuino e merita sicuramente una menzione su Top 5 Review con un 8 pieno. Se volete leggere di più sul disco, trovate la sua intervista sul sito de IlRappuso.
Lamia – Untold
Lamia è un giovanissimo rapper romano del roster Honiro Label che abbiamo intervistato qualche tempo fa in occasione dell’uscita del singolo “Stessi tatuaggi”.
Questo mese è uscito con il suo primo disco ufficiale dal nome UNTOLD. Gli otto brani del disco lo confermano come una giovane promessa della scena Capitolina, capace di miscelare una peculiare impronta realness a momenti riflessivi e giochi di stile.
UNTOLD, che prende spunto dal film nel film ‘’Dracula Untold’’ con un netto richiamo nella copertina, è un disco eterogeneo che si divide fra boom bap classico e sonorità club ed elettroniche.
Il disco, nonostante la giovane età di Lamia, mette a nudo l’artista fra luci e ombre con momenti di sfogo, momenti auto-celebrativi e racconti di vita personali. Lamia entra a pieno diritto in Top 5 Review con un 7 pieno rappresentando quei giovani che a noi del Rappuso piace tenere d’occhio. BIG EYE BABES!
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