“Blessed”, Fill Koi si racconta – Intervista

Blessed è il nome del primo disco ufficiale di Fill Koy, giovane artista di Pesaro classe ’98, entrato nel roster Glory Hole nel 2022.
Dopo un tragico incidente di cui lui stesso parla nell’intervista, Fill Koy racchiude il suo viaggio, le sue paure e i suoi traguardi all’interno di album interamente prodotto da Gian Flores.
Le numerose collaborazioni presenti fra cui Claver Gold, Lord Madness, Moder, File Toy, Swelto, Bleach, Vaniss, Pessimo17, Stephkill, Adrift East e Dj Kamo danno vita a un disco che è molto più di un semplice progetto musicale.
Blessed è un viaggio collettivo, un inno alla resilienza e alla gratitudine.
“Blessed” è il tuo primo disco ufficiale dopo tantissimi anni di Ep, singoli e mixtape. Come hai capito che era il momento giusto per rilasciare un disco?
E’ stata una scelta molto naturale, avendo già fatto due Ep, un Mixtape e svariati singoli e avevo già nella testa di creare un album, il mio primo album ufficiale, cosa che ho sentito mia in maniera definitiva non appena ho conosciuto Gian Flores e firmato per Glory Hole Records.
Qual è la differenza fra un disco e un ep se si parla di energie, impegno e attitudine?
La differenza sta nel tempo : è chiaro che un Ep, rispetto a un disco, si chiude in meno tempo così come sono meno i contenuti che devi preparare per l’uscita ma le energie, l’impegno e l’attitudine investite in ogni singola traccia sono le stesse.
Invece, se fai un mixtape, puoi permetterti di essere più “leggero” mentalmente dal momento che il mixtape come progetto in sè ha molti meno vincoli ed è slegato da determinate dinamiche che un album e un Ep devono avere, in un mixtape puoi metterci dentro un po’ di tutto.
Sono sempre stato abbastanza versatile, ho cercato di essere me stesso sempre in qualsiasi sonorità, un po’ come se qualsiasi stile provassi debba sempre avere una mia impronta riconoscibile : il fatto è che, essendo sempre stato l’unico direttore creativo dei miei progetti e avendo avuto parecchi produttori che mi hanno aiutato negli anni è stato difficile creare prodotti uniformi; per questo album, invece, ho avuto la fortuna di collaborare con Gian Flores e l’uniformità del progetto si sente.
Per la prima volta nella mia vita sono stato affiancato nella creazione di un album, il mio primo ufficiale, e la vera sfida per me è stata quella di trovare la mia identità e mantenere allo stesso tempo anche la versatilità, in un contesto però che suonasse simile, come se i brani, dal più classico al più particolare, abitassero tutti nello stesso condominio.

Come avete lavorato al disco?
Gian Flores è un professionista incredibile e, come dice Claver Gold : “sà quello che fa”.
Comunque, con questa premessa, ti racconto com’è stato lavorare a Blessed : alcune tracce sono nate da provini che io avevo dove Gian ha ricucito il beat partendo dalle mie voci, altre sono nate da session di ascolto di beat che Gian aveva già nel suo pc, altre ancora sono nate creando il beat insieme, da zero, perchè comunque mi piace sempre mettere la mia impronta nelle produzioni.
All’inizio ci eravamo detti di fare 10 tracce, pochi feat, insomma l’idea iniziale era quella di uscire nel 2023, dopo alcune date di apertura a Claver Gold.
Poi le cose col tempo sono cambiate, mano a mano che giravo i palchi alle aperture di Claver ho conosciuto tanti artisti e sempre meglio Claver Gold stesso, quindi le tracce da 10 sono diventate più di 20 e ne abbiamo scelte 16.
Più o meno sei in Glory Hole Records dal 2022. Nel periodo, se si può dire, della ripresa post lockdown. Come hai vissuto emotivamente quel periodo? E come ti sei sentito quando la Glory Hole ha deciso di investire su di te?
Beh … partiamo dal fatto che Claver Gold è l’artista che più mi ha ispirato e musicalmente sono cresciuto con lui e tutti gli altri artisti di Glory Hole Records, con i Kappa Maiuscola e con tante altre influenze ovviamente, americane, francesi, inglesi, italiane…
Lui mi ha colpito subito, cercavo qualcosa di diverso dalla musica perchè sono sempre stato un tipo un po’ controcorrente (non a caso “Koi” sta per la Carpa Koi, che nella leggenda giapponese è simbolo di perseveranza, umiltà, costanza e nuota appunto controcorrente nelle acque del fiume che deve risalire ecc…).
Mentre la maggior parte dei miei coetanei ascoltava i latini in discoteca quando avevo 15-16 anni, ho avuto la fortuna di conoscere persone che mi hanno illuminato e quando ho scoperto Claver Gold è stata una svolta e poi ripeto, da lì ho iniziato a interessarmi e cercare di tutto e di più, come faccio tutt’ora, ma è importante sottolineare l’origine.
Quindi, tornando al discorso iniziale, agli amici ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto entrare in Glory Hole e collaborare con Claver Gold, dicevo loro cose del tipo “Se entro in Glory Hole e faccio un pezzo con Claver a posto, posso anche smettere!” ma ora col cavolo, ho una fame e una voglia di spaccare il mondo che chi mi conosce lo sa.
Credevo fosse solo un sogno, e io sono un tipo strano eh : sono del segno dei pesci e quindi molto sognatore, ma allo stesso tempo ho un’umiltà e una disillusione tali che mi tengono coi piedi per terra e quando unisci sogno e disillusione nello stesso schema, questo può sembrare un paradosso ma ti porta a lavorare duramente fino a che all’improvviso succede che raggiungi gli obiettivi prefissati, non so se mi spiego, è un discorso un po’ complicato!
Comunque, il fatto che tutto questo sia successo mi riempie il cuore, ma il cammino è ancora lungo, la strada è ancora tortuosa e devo lavorare tanto così come sto facendo per arrivare a determinati livelli, non mi sento assolutamente arrivato ma ho la fortuna di sentirmi nella strada giusta e di avere davanti i giusti esempi.

Blessed arriva dopo un incidente. Il titolo fa un richiamo anche a questo? Mi dici qualcosa in più?
Si, certo! La storia è incredibile : il 22 agosto 2022 ho avuto un incidente dove ho quasi perso la vita, non per esagerare ma sono vivo per miracolo, sono stato in terapia intensiva per diversi giorni, operato a braccia, gambe, mento … insomma, un macello.
Comunque successe che la mia ragazza, che ha vissuto l’incidente con me ma che per fortuna sta bene, è stata dimessa prima di me dall’ospedale e quindi è riuscita a recuperarmi il telefono e portarmelo dopo qualche giorno.
Il mio telefono era tutto distrutto, ma funzionante : appena l’ho acceso, indovinate chi mi aveva scritto? Gian Flores, chiedendomi di iniziare a fare un progetto assieme e dicendomi che poi avrei avuto la possibilità di entrare in Glory Hole, se tutto fosse andato bene.
Io ero lì, con la lingua tagliata, un catetere che non vi dico il male che mi faceva, un braccio quasi ricostruito, impossibilitato a muovermi, col torace schiacciato che respiravo a fatica, e una serie di altre cose ma un urlo l’ho comunque tirato.
Insomma, poco dopo, con un braccio ingessato e 76 punti di sutura, mi sono ritrovato al release party di “Questo non è un cane” di Claver Gold e ho conosciuto tutti i componenti della Glory Hole.
Ero distrutto, impossibilitato a rappare ancora, ma felice come non mai.
Quindi, in conclusione… Blessed perchè oltre ad essere sopravvissuto per miracolo, sono ancora qui a fare musica, a realizzare il sogno di sempre. E’ il segno che il destino aveva ancora qualcosa in serbo per me.
Quali tematiche troviamo in Blessed?
In Blessed parlo tanto di amore, paure interiori, problemi sociali, provincia, sogni, confronti personali e non mancano anche le tracce più spensierate.
Una canzone è dedicata alla scomparsa di mia nonna, avvenuta pochi giorni prima del mio incidente; due brani sono dedicati alla mia ragazza, la mia spalla destra in questo percorso tortuoso della musica.
Possiamo trovare anche riflessioni personali dove tendo a confrontarmi col passato, c’è una canzone dove, per esempio, è scritta sotto un’ottica particolare : è come se il me stesso bambino scrivesse al me stesso di oggi, una sorta di presenza invisibile che si è fatta viva per questa strofa, oppure altre dove spiego chi sono, le mie origini.
Poi c’è un brano che è un po’ un unicum del disco che è in collaborazione con Pessimo17, un rapper che stimo tantissimo (ascoltatelo che merita), dove sparo a zero sulle convenzioni sociali e tiro fuori un episodio spiacevole della mia vita, a buon intenditor poche parole.
Infine troviamo anche episodi più spensierati ispirati ai club, luoghi in cui sono solito andare per svagarmi un po’ dalle pressioni quotidiane e che secondo me meritavano il loro spazio essendo parte della mia vita.

Blessed è il tuo primo disco ufficiale. Punti alla stampa di un Vinile o credi che sia troppo vintage nel 2025?
Mi piacerebbe molto avere il mio primo album ufficiale in Vinile, amo tutto quello che è vintage e sono un collezionista e ascoltatore di vinili; è un paradosso ma nel 2025 i Cd non si vendono quasi più proprio perché non ci sono più i supporti!
Se ci pensi, in macchina attacchi il bluethoot e usi Spotify, in giro usi le cuffie o le casse bluethoot e a casa è molto più probabile che una persona abbia un giradischi che un lettore Cd … e poi dai, diciamocelo chiaramente, quanto è bello esteticamente un vinile?!
Sono fan di tutto quello che è vintage e secondo me un po’ tutti sotto sotto lo siamo.
Domanda conclusiva. Quanto ha inciso su di te, artisticamente e umanamente, la scena Emiliana e Romagnola?
Allora, io sono marchigiano e in primis devo dire che su di me ha inciso la scena marchigiana: Fabri Fibra, Claver Gold, Kappa Maiuscola su tutti.
Di Fibra mi piace l’incisività e la sua capacità di andare dritto al punto in maniera spietata, Claver Gold è un poeta contemporaneo, fosse nato nel passato per me sarebbe stato uno di quei scrittori peso, ora come ora lo collocherei a metà tra simbolismo e romanticismo e, per quanto riguarda i Kappa Maiuscola, la loro scrittura mi fa impazzire e se cerco sempre di incastrare le parole lo devo a loro… il mio stile è diverso ma la loro scrittura mi ha influenzato tanto a livello di fonetica.
Poi anche la scena emiliana e romagnola è importante per me : Moder, i Triflusso, Sph… sono tutti artisti che mi ispirano tanto, con Moder poi ho un rapporto particolare : nel 2018, ogni martedì, uscivo prima da scuola e prendevo il treno per andare al Cisim a rappare con Moder e i ragazzi del posto, ero l’unico da fuori ed è inutile dire che quel periodo mi ha formato tantissimo!