La guerra a suon di barre degli spot telefonici

Dopo Fabri Fibra che ha prestato “Fenomeno” per lo spot Wind, anche Ghali si è prestato per uno spot di una compagnia mobile: la Vodafone.
Questo cambio nei beats è emblematico, se prima infatti le soundtracks erano le hit da club più sputtanato della riviera (con artisti internazionali del calibro di Calvin Herris e Klinglande ad esempio) adesso il trend sembra essere completamente cambiato: le compagnie telefoniche vogliono comunicare nella lingua dei loro clienti, spot in Italia, canzone in italiano e possibilmente che rispecchi le classifiche spotify.
Così cambiano le regole del gioco: la guerra è a suon di barre, via la cassa dritta, via l’hit radiofonica internazionale: le promo mobili sono cosa da giovani e come tali devono parlare la loro lingua;
Noi vediamo in questo cambiamento la conferma che la musica rap/trap ha definitivamente surclassato gli altri generi musicali, è la più ascoltata, la più apprezzata e forse anche la più fidelizzata. (Ne avevamo parlato QUI)
La guerra però sembra non limitarsi alle due compagnie telefoniche, è anche una guerra tra il nuovo e il vecchio, tra chi, con Uomini di mare ha segnato la storia e chi (Ghali) sta scrivendo il presente (ed il futuro??).
Per chi era già appassionato di rap infatti, questi spot rappresentano quello che sui social e sui blog di settore è un argomento ricorrente: Old school vs New school (ne abbiamo parlato anche QUI in radio, con l’intervento di Claver Gold), un conflitto destinato a non risolversi, semmai ad ampliarsi (il tempo scorre senza interruzioni, quindi quella che oggi viene definita new school un giorno sarà old)